Cile, morto il giovane gay torturato dai neonazisti

È morto martedì sera, ora del Cile, poco prima dell'1,00 in Italia, Daniel Zamudio, il giovane omosessuale cileno aggredito, picchiato e torturato da un gruppo di neonazisti. L'annuncio è stato dato dal direttore del Policlinico di Santiago del Cile, il Posta Central.
L'AGGRESSIONE E LE TORTURE - Zamudio, che aveva 24 anni, è stato assalito a inizio marzo in un parco della città, il San Borja: è stato torturato per oltre sei ore (gli è stato staccato un orecchio, bruciata una gamba, incise delle svastiche su petto e spalla usando cocci di bottiglia, lo hanno colpito al cranio con un masso) e poi è stato ridotto in fin di vita a calci e pugni.
Tutto questo in un punto in pieno centro, ben custodito per la presenza di una casermetta dei carabinieri a guardia di un monumento nazionale. Il dieci di marzo sono stati arrestati quattro giovani tra i 19 e i 26 anni con l'accusa di tentato omicidio, accusa che ora naturalmente sarà modificata. Rischiano dai
dieci anni all'ergastolo.
GLI ARRESTI - Domenica sera era stata decretata la morte cerebrale per Zamudio  giovane. Numerose persone, in questi giorni, si sono recate davanti  all'ospedale per testimoniare il proprio dolore e sostegno, lasciando fiori e  candele. Il portavoce del Movimento di integrazione e liberazione omosessuale
cileno (Movilh), Jaime Parada, ha ribadito al giornale El Mostrador che Zamudio  «è una vittima dell'intolleranza, dell'omofobia e dell'odio che certe persone  coltivano» e che coloro che non hanno voluto una legge antidiscriminazione  «sono i primi discriminatori».

Fonte: http://www.corriere.it/esteri/12_marzo_28/cile-morto-gay-torturato-
neonazi-daniel-zamudio_4e62c9d6-78b2-11e1-9401-15564ff52752.shtml#.T3LyeFxD2BM
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Pubblicato da Lorenzo Bernini